Ci avevano detto che, alcuni bambini vietnamiti, potevano presentare la cosiddetta macchia mongolica:
più romanticamente la tache mongolica: è uno strano segno nella pelle, eredità di Gengis Khan, con il quale quasi tutti i mongoli vengono al mondo: una conseguenza del fatto che per secoli sono andati a cavallo. Beh! Quando abbiamo spogliato la prima volta il nostro bambino, siamo rimasti veramente colpiti…..la macchia era molto estesa, copriva buona parte della zona sacrale e si estendeva anche sulle spalle e le braccia.
Con mio marito ci siamo guardati e abbiamo sorriso. Non pensavamo di diventare i genitori di grande puffo. E’ stato molto divertente spiegarlo ai nonni e gli zii, che all’inizio ci guardavano abbastanza perplessi.
Spesso la denominazione mongolica può essere confusa con la sindrome di Down. In realtà non c’è alcuna connessione fra le due cose.
E allora siamo stati molto pazienti nello spiegare tante volte e tranquillizzarli che il bambino stava benissimo.Al mare, quando gironzolava nudo sulla battigia, la gente ci guardava con fare sospettoso. Spesso l'ignoranza degli occidentali anche, purtroppo, di alcuni medici, attribuisce questo aspetto naturale del corpo ad abusi compiuti sui bambini. Per tale ragione, abbiamo spiegato la cosa anche all’asilo nido che cura il nostro bambino al mattino. Sarebbe stato terribile vedersi piombare i servizi sociali, con l’accusa di percosse! Insomma non abbiamo lasciato nulla al caso. In questi casi è meglio un’informazione in più che in meno. Quindi cari lettori, se adottate un bimbo asiatico è molto probabile che possa averla.A tal riguardo, e per saperne di più vi segnalo questi link dove ho reperito le foto (molto simili al culetto del mio principino):
http://www.nipponico.com/dizionario/m/macchiamongolica.php e http://www.mongolia.it/macchia_contenuto.htm
Con mio marito ci siamo guardati e abbiamo sorriso. Non pensavamo di diventare i genitori di grande puffo. E’ stato molto divertente spiegarlo ai nonni e gli zii, che all’inizio ci guardavano abbastanza perplessi.
Spesso la denominazione mongolica può essere confusa con la sindrome di Down. In realtà non c’è alcuna connessione fra le due cose.
E allora siamo stati molto pazienti nello spiegare tante volte e tranquillizzarli che il bambino stava benissimo.Al mare, quando gironzolava nudo sulla battigia, la gente ci guardava con fare sospettoso. Spesso l'ignoranza degli occidentali anche, purtroppo, di alcuni medici, attribuisce questo aspetto naturale del corpo ad abusi compiuti sui bambini. Per tale ragione, abbiamo spiegato la cosa anche all’asilo nido che cura il nostro bambino al mattino. Sarebbe stato terribile vedersi piombare i servizi sociali, con l’accusa di percosse! Insomma non abbiamo lasciato nulla al caso. In questi casi è meglio un’informazione in più che in meno. Quindi cari lettori, se adottate un bimbo asiatico è molto probabile che possa averla.A tal riguardo, e per saperne di più vi segnalo questi link dove ho reperito le foto (molto simili al culetto del mio principino):
http://www.nipponico.com/dizionario/m/macchiamongolica.php e http://www.mongolia.it/macchia_contenuto.htm
cioè una pigmentazione di colore grigio-bluastro della regione sacrale di forma irregolare, che spesso scompare nei primi tre anni di vita del bambino.
