Adottare in Vietnam

Dal 1.1.2011, anche il Vietnam è entrato a far parte dei Paesi ratificanti la Convenzione dell’Aja.
Con la convenzione dell'AJA, si parte dell'assunto fondamentale che il minore debba crescere in un ambiente armonioso, vivendo con la propria famiglia, nel proprio Paese.
Solo in mancanza di questi requisiti, nel superiore interesse del minore, è ammessa l’adozione internazionale.
Tale convenzione, dovrebbe favorire l'adozione nazionale favorendo l'inserimento del bambino nel tessuto socio-culturale in cui è nato. In realtà, tale convenzione, funzionante in alcuni assetti sociali, ha comportato un rallentamento spaventoso delle adozioni in Vietnam. 
Per circa 2 anni i bambini sono rimasti "bloccati" nelle strutture di accoglienza, senza poter aver la possibilità di avere una mamma e un papà.
L'auspicio che si incrementassero le adozioni nazionali, è stato del tutto disilluso. 
Si è registrato un aumento delle adozioni nazionali vietnamite del solo 5%,  ma a discapito di tantissimi bambini che hanno sovraffollato gli istituti. O peggio ancora, a discapito di tantissimi bambini che non hanno ricevuto neanche la possibilità di essere ospitati dalle strutture ricettive.
Un istituto che, non riesce a dare in adozione i propri bambini in termini rapidi, non può ospitarne altri. Sarebbe solo a proprio carico il costo di mantenimento.
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Gli enti operanti e accreditati per il Vietnam nel mondo sono 23.
In Italia sono : AFN, CIFA, CIAI, Ariete, ASA, Comunità di Sant'Egidio, NAAA, Enzo B.
Per adottare in Vietnam ci sono due liste. 
1. Lista 1 bambini senza patologie. Dal 30 Marzo, in tale lista andranno anche i bambini che possono avere l'Epatite B.

2. Lista 2 bambini con patologie lievi e non.
Dopo aver dato mandato, la coppia, con tempistiche diverse da ente a ente, prepara i documenti per mettersi in coda per la lista 1 oppure per la lista 2. (special needs)

Lista 1
Per tale lista, l'ente presenta il dossier della propria coppia presso il DIA. Il dipartimento dell'Autorità Centrale del Governo Vietnamita ne valida la candidatura (controllo formale dei documenti della coppia) e smista il dossier presso i Dipartimenti Provinciali che cureranno l'abbinamento vero e proprio.
Nel giro di tre mesi, in media, il dipartimento Provinciale, difatti, deve abbinare il dossier ad un minore. Se ciò non avviene, la pratica torna ad Hanoi, per essere di nuovo instradata su un'altra provincia per l'abbinamento.
Sottolineo che l'ente NON può in alcuna maniera influenzare l'istruttoria, se non indicando una provincia di preferenza. Ad oggi, la lista 1 funziona molto a singhiozzo. Ci sono dipartimenti provinciali funzionanti come Danang o Binh Duong, altri molto inefficienti.
Dopo oltre 5 anni dall'entrata in vigore della legge, ci sono dipartimenti ancora privi di bambini in attesa. Cosa davvero inconcepibile, per chi, come noi, conosce la realtà vietnamita.
Ad abbinamento avvenuto, la sede provinciale lo comunica al DIA, che valida e chiude l'istruttoria. 
Ne viene, infine, data comunicazione all'Ente, alla CAI e alla coppia.


Recenti disposizioni (30 Marzo 2016) del DIA prevedono che, per i nuovi mandati, la coppia dia il consenso ad un eventuale minore con virus HBV (Epatite B).
Prima tale patologia era una delle patologie possibili per special needs.
Ad oggi, però, la lista 1 è molto lenta ed alcuni enti, preferiscono lavorare prevalentemente sulla lista 2 (meglio seguita dall'ente stesso).
 
Lista 2
Tutte le coppie, che firmano mandato all'ente, possono dare una certa disponibilità ad accogliere bambini con  patologie lievi/reversibili o meno.  Coloro che lo fanno, oltre a preparare i documenti (come per la lista 1), firmano una scheda di accettazione di alcune patologie. 
Una volta individuato il bambino con patologia parte l'istruttoria per l'abbinamento. Essa varia dai 4 mesi a 18 mesi (il tempo massimo sino ad ora registrato). E' a carico dei dipartimenti provinciali.
E' importante sottolineare che il bambino viene individuato dall'ente stesso che, per mesi, ne valuta le condizioni di salute. Spesso le prime cure e le prime rilevazioni cliniche, sono a carico completo dell'ente stesso. Quindi la coppia dovrebbe avere un quadro clinico piuttosto certo del minore proposto. 
Quando l'istruttoria termina, va presso il Dipartimento di Giustizia Vietnamita di Hanoi, per essere validata e chiusa definitivamente. Infine ne viene data comunicazione all'Ente, alla CAI e alla coppia.
Restrizioni  
Vale la pena sottolineare che, negli ultimi mesi, il DIA ha respinto alcuni dossier per insufficienza di reddito della famiglia.
Difatti coloro che si accingono ad adottare in Vietnam devono avere un reddito minimo annuo di 30.000 euro, oppure dichiarare, attraverso auto-certificazione, di  essere proprietari di immobili o avere un buon deposito-risparmi.La cosa è una forzatura, se vogliamo. Difatti l'autocertificazione non ha valore legale in Vietnam. E' solo una carta in più, tradotta dall'ente, che offre garanzie di stabilità economica della coppia.

Ciò non è affatto regolamentato dalla legge vietnamita, ma un requisito richiesto dal facente funzioni dirigente DIA che, da Luglio 2015, sostituisce mr Binh, andato in pensione.
Il nuovo dirigente DIA, prossimo alla nomina, potrebbe inserire nuovi vincoli o eliminare quelli esistenti. Quindi ciò che valido oggi, non lo sarà domani. In Vietnam le cose cambiano piuttosto spesso e rapidamente. Parlatene sempre con l'Ente che potrà delucidarvi al meglio.



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